ARTIGIANATO
ROSARIO
"PREGHIERA" DI GESU'
Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, abbi pietà di me peccatore.
È l’invocazione detta “Preghiera di Gesù”, ripetuta fino a diventare incessante, una cosa sola con il respiro e il battito del cuore.
È la via di preghiera privilegiata dai nostri fratelli d’Oriente, che conduce alla purificazione del cuore, all’esperienza della misericordia di Dio e della sua inabitazione in noi, all’unificazione e trasfigurazione dell’uomo e del cosmo.
Il rosario tradizionalmente usato per questa preghiera è una “corda di nodi” (komboskini in greco, tchotky in russo) intrecciati in modo particolare: ciascuno è formato da tanti piccoli nodi a forma di croce.
Generalmente di lana o seta, il komboskini può essere costituito da dieci, trentatrè, cinquanta, cento, o anche più nodi: utile per contare le invocazioni – ma solo inizialmente – in seguito aiuta a concentrarsi nella preghiera e
a raggiungere un ritmo regolare.
La sua confezione era sentita presso gli ortodossi come un’arte sacra, al pari dell’iconografia, riservata ai monaci.


ROSARIO
Il Rosario è scuola di contemplazione e di silenzio.
A prima vista potrebbe sembrare una preghiera che accumula parole, difficilmente quindi conciliabile con il silenzio che viene giustamente raccomandato per la meditazione e la contemplazione.
In realtà, questa cadenzata ripetizione dell’Ave Maria non turba il silenzio interiore, anzi, lo richiede e lo alimenta. …il silenzio affiora attraverso le parole e le frasi, non come un vuoto, ma come una presenza di senso ultimo che trascende le parole stesse e insieme con esse parla al cuore.
Così, recitando le Ave Maria occorre fare attenzione a che le nostre voci non “coprano” quella di Dio, il quale parla sempre attraverso il silenzio, come
“il sussurro di una brezza leggera” (1 Re 19,12).
Quanto è importante allora curare questo silenzio pieno di Dio sia nella recita personale che in quella comunitaria! Anche quando viene pregato, come oggi, da grandi assemblee e come ogni giorno fate in questo Santuario, è necessario che si percepisca il Rosario come preghiera contemplativa, e questo non può avvenire se manca un clima di silenzio interiore.
(Benedetto XVI)